Gennaro Andele

Nuovo passo in avanti dell’Unione Europea sul diritto alla riparazione: il Parlamento Europeo, con una votazione tenutasi nella giornata del 25 Novembre 2020 ha approvato una proposta presentata da vari deputati in merito alla creazione di un sistema che possa permettere di valutare la riparabilità dei prodotti.

La risoluzione è passata con 395 voti favorevoli e 94 contrari, mentre le astensioni sono state 207.

Adottando questo rapporto, il Parlamento Europeo ha inviato un messaggio chiaro: l’etichettatura obbligatoria armonizzata che indica la durabilità e la lotta all’obsolescenza programmata a livello di Unione Europea è la via che bisogna seguire.

Con il voto favorevole ora la palla passa all’Unione Europea, che dovrà sviluppare ed introdurre l’etichettatura obbligatoria, per fornire informazioni chiare, immediate e visibili e di facile comprensione sulla durata stimata e sulla riparabilità al momento dell’acquisto, come avviene già in Francia.

La nazione transalpina già un paio d’anni fa aveva proposto l’introduzione delle etichette, che hanno debuttato a Gennaio 2020 su smartphone, laptop e prodotti elettronici.

La proposta è arrivata dopo che un sondaggio condotto dall’Unione Europea ha stabilito che il 77% dei cittadini preferirebbe riparare i propri dispositivi piuttosto che sostituirli.

Il 79% dei partecipanti ha affermato che i produttori dovrebbero essere legalmente obbligati a facilitare la riparazione dei device o a sostituire le singole componenti.


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