Se ritiene di non essere in grado di condurre da solo una trattativa per raggiungere un accordo transattivo a saldo stralcio con il creditore, di aver bisogno dell’assistenza tecnica di un professionista e di non avere disponibilità economica sufficiente per potersene avvalere, può cercare di individuare un’associazione sindacale o a difesa dei consumatori, preferibilmente presente sul territorio in cui risiede. Ma potrebbe anche interagire, attraverso i canali social, e-mail e telefono con tale organismo, una volta individuatolo sul web.
In aggiunta, va segnalato che i funzionari della banca creditrice difficilmente sono autorizzati a perfezionare accordi a saldo stralcio con il debitore: una situazione più favorevole si potrà creare nel momento in cui l’istituto di credito (una volta appurato che il debitore ha perdo il lavoro e non dispone di immobili) decidesse di appostare a perdita la posizione debitoria cedendola ad una società specializzata nel recupero di crediti deteriorati (NPL). In quella occasione, a mio modesto avviso, potrà tentare, con maggiore successo e senza supporto altrui, di spuntare un accordo transattivo con estinzione del debito a fronte del versamento di un importo scontato in unica soluzione rispetto al capitale ed agli interessi nominalmente dovuti.
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