La finanziaria creditrice insoddisfatta ha, molto verosimilmente, agito con il pignoramento del quinto dello stipendio del debitore verso il nuovo creditore. La procedura è legittima, oppure, più semplicemente la finanziaria creditrice ha rinotificato il contratto di cessione alla nuova azienda datrice di lavoro per ottenere il rimborso del debito residuo. Anche in tale evenienza il datore di lavoro è obbligato a trattenere le rate dallo stipendio per onorare il debito.
Per quanto attiene la liquidazione del TFR maturato in un’azienda poi fallita, deve chiedere l’intervento del Fondo di Garanzia dell’INPS per il TFR ed i crediti di lavoro.
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