In un paese nel quale perfino agli stranieri clandestini extracomunitari senza arte nè parte, nonchè ai loro familiari di importazione, è concesso il diritto all’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente in un qualsiasi Comune italiano dove, liberamente, scelgono di stabilirsi, sarebbe assai strano che fosse preclusa l’iscrizione anagrafica ad un cittadino italiano maggiorenne, munito di un contratto di locazione, benché transitorio, registrato all’Agenzia delle Entrate.
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