Simone di Saintjust

Lo stipendio potrebbe essere pignorato presso il datore di lavoro da Agenzia delle Entrate Riscossione nella misura massima di 65 euro/mese (il 10% del netto fino a mille e 500 euro): il conto corrente potrebbe essere pignorato per l’intero saldo, ma se sul conto corrente intestato al debitore viene accreditato lo stipendio, l’Agenzia delle Entrate Riscossione vi deve lasciare (nella fattispecie) 650 euro.

Il creditore potrebbe anche pianificare due azioni esecutive consecutive: prima il pignoramento del conto corrente intestato al debitore e, successivamente il pignoramento dello stipendio presso il datore di lavoro finalizzato a soddisfare il credito residuale a valle del pignoramento del conto corrente.


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