Dopo la transazione a saldo stralcio del 18 ottobre 2017, la banca ha dovuto segnalare a perdita, nella Centrale Rischi (CR) della Banca d’Italia, il residuo del credito non rimborsato: si tratta di un obbligo di legge dal quale la banca creditrice non poteva esimersi e a cui ha adempiuto nel gennaio 2018 (da ottobre 2017 a gennaio 2018 intercorrono gli usuali e comprensibili tempi tecnico-burocratici).
Dopo aver censito la sofferenza del credito residuo nel gennaio 2018, la banca non ha più proceduto alle segnalazioni mensili di aggiornamento della posizione debitoria in discussione, come si ci aspettava. Tuttavia, sempre in base alla normativa vigente, la posizione esistente in CR può essere oscurata solo dopo che siano trascorsi 36 mesi dall’ultimo aggiornamento (avvenuto nel gennaio 2018).
Se ne conclude che a febbraio 2021 la segnalazione che la riguarda non sarà più visibile e ciò avverrà automaticamente senza che sia necessario alcun intervento da parte del debitore censito.
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