Ludmilla Karadzic

Se la cessionaria Banca IFIS ha accettato il piano di rientro, lei conserva copia dell’accordo sottoscritto e paga le rate con puntualità, non c’è motivo per cui il creditore debba (e possa) adire il giudice per ottenere il quinto dello stipendio: il nuovo accordo transattivo, infatti costituisce una novazione di quello a suo tempo stipulato con Compass e restato inadempiuto. E, rispetto al nuovo contratto (che sostituisce il precedente) lei è al momento adempiente per cui non può essere sottoposto ad un procedimento di pignoramento presso un eventuale datore di lavoro per il recupero giudiziale di un credito in corso di rimborso nei termini pattuiti.

L’offerta di 1.500 euro in unica soluzione al posto di 50 euro mensili da parte di un debitore è sicuramente allettante, ma non è possibile dire se verrà accettata, soprattutto perchè dall’altra parte c’è una società che fa del recupero degli NPL (Non Performing Loans), cioè dei crediti deteriorati, la propria missione e non è propensa ad accettare ribassi rilevanti rispetto al credito nominale acquistato, a meno che non sia sicura che il debitore è un nullatenente o un disoccupato.

Quindi, cerchi di convincere la controparte che quei 1.500 euro sono soldi raccolti con l’aiuto di amici e parenti per evitare un secondo default, in ragione del fatto che il debitore disoccupato e nullatenente non è sicuro di poter onorare l’impegno assunto, nonostante l’esiguità della rata mensile.


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