Patrizio Oliva

In pratica l’INPS ha operato in ritardo (un mese dopo) la prima trattenuta di rimborso del rinnovo di un prestito dietro cessione del quinto: ma la cessione del quinto è una opzione volontaria del pensionato (non è equiparabile al pignoramento e l’INPS partecipa come terzo debitore ceduto nella triangolazione con pensionato cedente e finanziaria cessionaria). Inoltre, il contratto sottoscritto indica la decorrenza del pagamento rateale. Dunque, seppur censurabile (ma giudizialmente irrilevante) il ritardo con cui l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha operato la trattenuta, nei fatti rendendola doppia, non si può negare che il pensionato, volendo, avrebbe avuto modo di capire, dalla documentazione in suo possesso, che nei conti del mese in cui ha percepito il rateo pieno (al netto del prelievo per pignoramento), qualcosa non tornava.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.