Anche mio figlio, studente universitario, spesso si muove da Lunghezza (frazione capitolina) alla fermata dell’Università La Sapienza qui a Roma, utilizzando i convogli regionali Trenitalia. Il costo del biglietto, acquistato alle macchine distributrici automatiche collocate in stazione (non c’è biglietteria a Lunghezza) o presso qualsiasi distributore autorizzato nella Capitale, costa 1.5 euro.
Talvolta gli capita di prendere il treno al volo, senza aver prima acquistato il biglietto: avverte il personale di bordo (il controllore) e si accomoda al posto a sedere (quando c’è). Il controllore, poi, passa ed emette un biglietto a bordo al costo di euro 6.5, ovvero il costo normale del biglietto più 5 euro per il diritto di emissione del biglietto in viaggio. Non si tratta di una sanzione per viaggiatore sprovvisto di titolo di viaggio (che ammonterebbe a circa 100 euro), ma di un sovrapprezzo per evitare che tutti i pendolari (e studenti universitari occasionali che vanno in sede per frequentare corsi o sostenere esami) possano decidere di salire a bordo del treno, senza essersi prima muniti di biglietto, costringendo chi dovrebbe solo controllare i titoli di viaggio a fare un mestiere ormai demandato alle macchine emettitrici automatiche o ai rivenditori autorizzati.
Faccia il rapporto fra il costo del biglietto ordinario su Intercity (con prenotazione obbligatoria) per il tratto utilizzato ed 1.5 euro. Moltiplichi il risultato ottenuto per 5 (euro) e dovrebbe ottenere quella che lei riteneva (a torto) una sanzione e che era, invece, un sovrapprezzo dovuto per regolamento.
Alla fine della fiera, il suggerimento è questo: paghi il costo del biglietto, il diritto di emissione del biglietto a bordo e la sanzione (adesso sì che si tratta di una sanzione) per aver rifiutato di corrispondere al controllore quanto dovuto. E lasci perdere il Giudice di Pace, altrimenti la pratica, prima che sia chiusa, le verrà a costare ancora (e molto) di più.
Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.