Annapaola Ferri

Lo stesso creditore, addirittura, può pignorare il conto corrente del proprio debitore e se il saldo disponibile non copre la somma a debito, può poi procedere a pignorare anche il suo stipendio.

Tuttavia, se sul conto corrente intestato al debitore viene accreditata la busta paga, la banca terza pignorata (in qualità di custode) deve lasciare disponibile al debitore lo stipendio accreditato fino a capienza di una somma pari a tre volte l’importo massimo dell’assegno sociale (1.379,49 euro).

Per ogni pignoramento del conto corrente occorre un precetto notificato al debitore ed un atto di pignoramento notificato al debitore ed alla banca. Il pignoramento del conto corrente si risolve nel prelievo del saldo disponibile e la questione finisce lì (eccettuato il fatto che poi bisogna attendere il decreto di assegnazione del giudice, se il saldo non copre il debito, e nel frattempo il conto corrente non è utilizzabile).


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