Quando il dipendente pubblico statale con cessione del quinto in corso va in pensione, l’amministrazione cessa di effettuare le trattenute ma l’INPS, gestione Inpdap, può proseguire i prelievi sulla pensione.
Da ciò consegue che per un dipendente pubblico è possibile attivare la pratica di cessione del quinto anche a 66 anni, utilizzando durate anche decennali ed ottenendo importi anche elevati. Per il dipendente privato, invece, la cessione del quinto non può traslare sulla pensione e l’unico modo per ottenere un prestito rilevante, in prossimità di un passaggio in quiescenza, è vincolare il proprio Trattamento di Fine Rapporto (TFR).
Anche sotto questo aspetto, tuttavia, bisogna poi vedere quale importo del TFR del dipendente è depositato presso il datore di lavoro e quanto, invece, è stato dirottato verso forme pensionistiche complementari a cui il lavoratore ha aderito.
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