La questione è molto semplice: possiamo distinguere i crediti che possono essere riscossi, anche coattivamente, dal debitore inadempiente, in crediti ordinari, crediti esattoriali e crediti alimentari: i crediti esattoriali sono quelli vantati nei confronti del debitore da soggetti pubblici, ovvero dalla Pubblica Amministrazione (PA); i crediti alimentari sono quelli il cui adempimento può essere preteso da parenti in stato di indigenza oppure dal coniuge separato o divorziato e/o dai figli in seguito a divorzio o separazione dei genitori. Tutti gli altri sono crediti ordinari che un privato (ad esempio, dopo una sentenza di risarcimento danni) può chiedere di adempiere al proprio debitore, così come una banca, o una finanziaria, può pretendere dal debitore di restituire l’importo erogato a titolo di finanziamento, non rimborsato nei tempi previsti dal piano di ammortamento sottoscritto.
Inarcassa, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, è un ente pubblico, cioè un creditore esattoriale del professionista che non ha versato i contributi previdenziali ed assistenziali dovuti.
Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) agisce per conto di INARCASSA proprio perchè quest’ultimo è soggetto pubblico. Una banca, o un comune cittadino, non avrebbe facoltà di chiedere ad ADER di riscuotere il credito vantato nei confronti di un proprio debitore.
Dunque, se è questo che le premeva sapere, ADER non potrà pignorare ed espropriare la prima casa dell’ingegnere o dell’architetto inadempiente al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti.
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