Si parla di sofferenza quando il cliente è valutato in stato di insolvenza (cioè irreversibilmente incapace di saldare il proprio debito) anche se questo non è stato accertato in sede giudiziaria.
La classificazione a sofferenza è il risultato di una valutazione discrezionale ed autonoma della situazione finanziaria complessiva del cliente da parte della banca e, pertanto, può muovere anche al verificarsi di alcuni ritardi del pagamento delle rate di rimborso rispetto alla scadenza prevista, anche se il ritardo nei pagamenti non è, da solo, una condizione sufficiente per la segnalazione a sofferenza.
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