Una volta scaduti i termini per l’opposizione del debitore al decreto ingiuntivo notificato (40 giorni), il creditore deve decidere quale strategia di riscossione coattiva adottare: pignorare i terreni (la cui espropriazione richiede però tempi lunghi e costi elevati), oppure pensare a pignorare il conto corrente o la busta paga/pensione del debitore inadempiente.
Una volta deciso cosa fare, notificherà il precetto, avendo poi, a partire dalla data di notifica del precetto, pena inefficacia dell’atto, solo 90 giorni di tempo per avviare l’azione esecutiva (al netto di quelli concessi, di solito almeno 10, al debitore per dargli modo di adempiere).
Di più non si può dire circa le tempistiche del procedimento.
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