Se le cose stanno effettivamente come lei le descrive, e non c’è motivo di dubitarne, allora ha ottime possibilità di spuntarla e riottenere indietro il maltolto, rivolgendosi all’Arbitro Bancario Finanziario.
Deve innanzitutto presentare, con raccomandata A/R, formale reclamo all’istituto bancario chiedendo copia dell’assegno circolare contraffatto che è stato pagato al portatore.
Decorsi 30 giorni dal ricevimento della raccomandata AR da parte della banca inadempiente, in mancanza di una risposta o a fronte di una ulteriore diniego di esibire il titolo contraffatto e restituire l’importo portato dal titolo originale, potrà procedere a presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.
La procedura di ricorso all’ABF è molto semplice, il dossier può essere trasmesso per posta e non è necessaria l’assistenza legale. Serve solo saper riportare con dettaglio e chiarezza i fatti nell’istanza. Va poi allegata tutta la documentazione a supporto degli eventi descritti in ricorso.
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