Giorgio Valli

Le spese sanitarie sostenute nell’interesse del coniuge non a carico fiscale danno diritto alla detrazione per la parte che non trova capienza nell’imposta dovuta dal coniuge non a carico.

Tuttavia, tale diritto non si estende alle spese sostenute nell’interesse del coniuge non a carico fiscale per quanto riguarda gli interessi passivi del mutuo.

In altre parole, data la percentuale di contitolarità del mutuo di sua madre, applicando tale percentuale al massimo detraibile di 4 mila euro, il risultato fornisce il massimo detraibile per sua madre.

Il 19% del massimo detraibile per sua madre è quanto sua madre può detrarre.

Se non c’è capienza, il residuo incapiente non può essere portato in detrazione da suo padre, nè sua madre potrà beneficiare di un credito d’imposta.

A differenza di quanto avviene per le deduzioni, che si sottraggono al reddito imponibile e possono determinare un credito d’imposta, le detrazioni si sottraggono all’imposta dovuta e non possono, per definizione, generare un credito.

La informo, inoltre, che ho provveduto ad integrare la precedente discussione, che non rispondeva completamente alle sue domande. Può prenderne visione qui.


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