Multe – Il giudice non può sindacare sull’eventuale possibilità di contestazione immediata dell’infrazione

L'articolo 201 del codice della strada prevede i motivi di materiale impossibilità della contestazione immediata. Essi sono:

  1. impossibilità di raggiungere un veicolo lanciato ad eccessiva velocità;
  2. attraversamento di un incrocio con il semaforo indicante la luce rossa;
  3. sorpasso in curva;
  4. accertamento di una violazione da parte di un funzionario o di un agente a bordo di mezzo di pubblico trasporto;
  5. accertamento della violazione per mezzo di appositi apparecchi di rilevamento che consentono la determinazione dell'illecito in tempo successivo ovvero dopo che il veicolo oggetto del rilievo sia già a distanza dal posto di accertamento o comunque nella impossibilità di essere fermato in tempo utile o nei modi regolamentari;
  6. accertamento della violazione in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo.

L'indicazione, nel verbale di contestazione notificato, di uno dei motivi fra quelli indicati, che rendono ammissibile la contestazione differita dell'infrazione, rende ipso facto legittimo il verbale e la conseguente irrogazione della sanzione, senza che, in proposito, sussista alcun margine d’apprezzamento, in sede giudiziaria, circa la possibilità concreta di contestazione immediata della violazione, dovendo escludersi che il sindacato del giudice dell'opposizione possa riguardare le scelte organizzative dell'amministrazione.

Ciò, da un lato, perché non è consentito al giudice dell'opposizione sindacare le modalità organizzative del servizio di rilevamento in termini di impiego di uomini e mezzi, ove difettino specifiche previsioni normative di cui si configuri, in ipotesi, la violazione; dall'altro, in quanto nessuna norma impone all'Amministrazione il dispiegamento di una pluralità di pattuglie per garantire la immediata contestazione delle violazioni del codice della strada.

Questo, in sintesi, l'orientamento della Suprema Corte di Cassazione espresso nella sentenza numero 6432 del 19 marzo 2014.

25 Marzo 2014 · Ludmilla Karadzic





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