Le cattive abitudini di chi gestisce gli archivi dei cattivi pagatori

Coloro che vengono segnalati alla CRIF (Centrale Rischio di Intermediazione Finanziaria) non sono definibili come "protestati" (che è tutt'altra specie di debitore insolvente) bensì vengono indicati con il termine generico di "cattivi pagatori".

La CRIF, per sua cattiva abitudine, non cancella mai automaticamente quanti ne hannno diritto. E' sempre necessario presentare un'istanza qui, (seguendo le istruzioni riportate) e verificare, a posteriori, che la cancellazione sia effettivamente avvenuta.

Alcune volte, poi, è necessario che il debitore faccia addirittura una segnalazione al Garante per la Protezione dei dati Personali. I signori della CRIF non giungono mai alla decisione dell'Autorità, ma ottemperano ai propri obblighi (vale a dire eliminano i dati riferibili al debitore che ha acquisito il diritto alla cancellazione) prima di una eventuale sentenza negativa (per loro).

Ma quando un debitore ha diritto alla cancellazione? Si può facilmente desumerlo dalla seguente tabella:

tempi massimi

Mentre la procedura di verifica/cancellazione è illustrata di seguito.

crif tempi

Per quanto riguarda il suo caso, lei avrebbe diritto alla cancellazione dagli elenchi dei cattivi pagatori dopo due anni a partire dalla data in cui ha regolarizzato la situazione.

Ma, lei si è lasciata "abbindolare" dalla società di recupero crediti:

1) non ha chiesto lettera di cessione;
2) non si è fatta consegnare un estratto cronologico del capitale dovuto e degli interessi moratori da corrispondere;
3) non ha formalizzato un contratto scritto con il quale veniva sancito che nulla più era dovuto dopo il pagamento concordato;
4) non si è fatta rilasciare la necessaria "liberatoria" del creditore con la quale è poi possibile, avendone maturati i tempi, chiedere la cancellazione alla CRIF.

Adesso chiede cosa deve fare. Se ha necessità di accettare il ricatto lei deve:

1) leggere gli articoli che le indico di seguito:

Samantha contro Pippo – Una guerra fra poveri
Come non pagare tutto il debito e vivere sereni!
Una guida di sopravvivenza per debitori assediati
Le società di recupero vi perseguitano? Ecco come fare!

2) concordare il pagamento dei 161 euro richiesti, non senza aver pattuito che in cambio dovranno essere prodotti:

a) lettera di cessione;
b) accordo di saldo firmato da cui deve emergere che per il debito originario più nulla è dovuto (altrimenti fra qualche mese staremo punto e a capo);
c) liberatoria in cui il creditore dichiara che il debitore ha saldato ogni debito, sia in quota capitale sia in quota interessi;

3) aspettare che decorrino due anni dalla data del pagamento dei 161 euro e quindi chiedere la cancellazione alla CRIF.

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18 Settembre 2010 · Chiara Nicolai