Veneto: bestemmi per strada? – Arriva una multa salata





In Italia, da un bel po' di tempo, bestemmiare non è più un reato: ma in alcuni casi, adesso può costare davvero caro, anche fino a 400 euro.





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Sono un cittadino di Vicenza, molto religioso e cattolico: ho sentito dire che c’è stata un’iniziativa per multare chi bestemmia, in un paese del veneto.

Mi sembra un’ottima idea per contrastare questo malcostume.

E’ vero? Vorrei saperne di più.

In Italia, da un bel po’ di tempo, bestemmiare non è più un reato: ma in alcuni casi, adesso può costare davvero caro, anche fino a 400 euro.

Succede in Veneto, a Saonara, in provincia di Padova, dove il nuovo regolamento di polizia urbana deliberato dal Comune prevede una maxi multa per chi si lascia scappare un’espressione blasfema.

Una misura, questa, che rientra in una serie di provvedimenti adottati per arginare tutte quelle attività incivili che rendono la convivenza difficile.

Attività come tagliare l’erba in certi orari e non tenere il cane al guinzaglio.

Il tutto a salvaguardia del decoro, dell’igiene, della pulizia, della sicurezza e dell’immagine urbana, come si legge nel nuovo regolamento comunale.

Ma la misura di cui si parla di più in paese è certamente quella sulle bestemmie.

I Veneti sono noti per la loro “confidenza” con la blasfemia, e spesso si tende a chiudere un occhio.

Ma a Saonara non sarà più così.

La norma voluta dal sindaco Stefan, all’articolo 12 del nuovo regolamento comunale, dice che è vietato bestemmiare contro le divinità di qualsiasi Credo o religione e proferire turpiloquio nei luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico, poiché considerati atti contrari alla pubblica decenza e alla sensibilità di persone terze presenti.

Disposizione che arriva a seguito degli esposti presentati da alcuni residenti contro la cattiva abitudine, da parte dei ragazzini del paese, di offendere la Divinità durante le serate estive.

Non è questione di fare la morale, ma è necessaria un’educazione di base che ormai manca da troppo tempo.

Spiace sentire alcuni giovanissimi, spesso anche ragazze, che gridano e bestemmiano tra una parola e l’altra spiega il primo cittadino, che racconta come la norma riguardi ogni divinità.

Vale per Allah, Buddha o Maometto.

A questo proposito, il Comune ha già previsto di distribuire un volantino in quattro lingue (italiano, inglese, romeno e cinese) per informare tutta la cittadinanza – compresi i residenti stranieri – delle novità introdotte con il nuovo regolamento di polizia urbana, modificato per la prima volta dopo 25 anni.

Ricordiamo che bestemmiare non è più reato dal 1999, anno dell’entrata in vigore del decreto 205.

Ma resta un illecito amministrativo, punito in base all’articolo 57 del codice di procedura penale con la multa da 51 a 309 euro.

Possono essere sanzionate solo le bestemmie contro Dio e non contro la Madonna, i profeti e i santi (che non sono considerati divinità).

STOPPISH

2 Agosto 2019 · Patrizio Oliva

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