Spese per attività con studio in casa

Dal punto di vista fiscale le spese per l'immobile ad uso promiscuo vanno ripartite al 50% fra attività professionale e abitazione del professionista


DOMANDA

Sono un consulente ed ho lo studio in casa essendomi ricavato una stanza dedicata alla mia attività professionale: poiché ho adottato un regime fiscale forfettario, da quest'anno anche i forfettari dovranno indicare i costi sostenuti per l'attività (anche se di fatto non possono essere scaricati) e mi chiedevo se fosse normale che io debba dare al commercialista le bollette che riguardano comunque i costi sostenuti per l'intera abitazione dato che, naturalmente, non è possibile distinguere l'energia usata per l'attività professionale e quella per la sfera privata?


RISPOSTA

Se è vero, come è vero, che anche i forfettari dovranno indicare i costi sostenuti per l'attività svolta (anche se di fatto non possono essere scaricati), è normale che il commercialista debba addebitare il 50% dei costi nominalmente sostenuti per l'abitazione all'attività svolta con studio nell'abitazione del contribuente (uso promiscuo dell'immobile), ai sensi della vigente normativa.


20 Febbraio 2024 - Michelozzo Marra


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