Accordo transattivo a saldo stralcio e adeguata identificazione e verifica del terzo che paga al posto dei debitori inadempienti originari

L’articolo 22 del decreto legislativo 231/2007 (legge antiriciclaggio) obbliga la società creditrice a identificare adeguatamente il soggetto pagatore












Avevo scritto in precedenza, la banca vuole portare in delibera la richiesta di saldo stralcio: i miei genitori avendo reddito zero e zero saldo ovviamente questi 8 mila e 500 euro non li hanno, sono soldi che in quanto figlia bonificherò a loro come donazione.

C’è un procedimento che spiega i passaggi che una banca segue per il saldo stralcio? In quando ad oggi mi chiedono di compilare un modulo “Di adeguata verifica” e di dar loro il mio estratto conto, è una richiesta legittima o può nascondere rischi per me? Il debito è a nome dei miei genitori, io pero abito con loro.

Questo modulo dovrei compilarlo con i miei dati o con quelli dei miei genitori?

Come già accennato, per evitare complicazioni burocratiche sarebbe stato meglio donare l’importo del debito ai propri genitori in modo da consentire a questi ultimi di perfezionare in prima persona un accordo transattivo a saldo stralcio considerando che per gli originari debitori la adeguata verifica è stata già portata a termine.

Poiché, invece, subentra un terzo soggetto il dovuto viene saldato al creditore per interposta persona (un terzo) ex articolo 1201 del codice civile, l’articolo 22 del decreto legislativo 231/2007 (legge antiriciclaggio) obbliga la controparte a identificare il soggetto pagatore.

Con il modulo di adeguata verifica, infatti, il terzo fornisce per iscritto, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate per consentire ai soggetti obbligati (la società creditrice) di adempiere agli obblighi di adeguata verifica.

Naturalmente il modulo deve essere compilato con i dati di chi esegue il pagamento.

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25 Ottobre 2023 · Lilla De Angelis