Revoca Reddito di Cittadinanza (RdC) – Riscossione coattiva tramite espropriazione di un immobile posseduto in quota dal percettore di RdC revocato

La riscossione dei crediti INPS viene svolta da AdER sulla base della normativa contenuta nel DPR 602/1973












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Anche a me è stato revocato il Rdc, volevo sapere in quali casi possono procedere col sequestro conservativo dei beni immobili ai fini della confisca per equivalente a mio nome (ho anche io solo una quota di un immobile in comproprietà). Serve un debito di una somma minima?
Inoltre, il sequestro dei conti correnti è sempre possibile? Solo del nucleo famigliare o del richiedente? Grazie

La riscossione dei debiti esattoriali (quelli vantati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti del cittadino) avviene tramite il Concessionario della Riscossione statale, ovvero Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER), sulla base delle norme contenute nel DPR 602/1973: l’articolo 76 del citato decreto stabilisce che l’agente della riscossione non dà corso all’espropriazione se l’unico immobile di proprietà del debitore, con esclusione delle abitazioni di lusso, e comunque dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/8 e A/9, è adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente; nei casi diversi da quelli considerati al precedente periodo, l’agente della riscossione può procedere all’espropriazione immobiliare se l’importo complessivo del credito per cui procede supera centoventimila euro.

La norma, ovviamente, si estende anche alle quote di immobile possedute dal debitore.

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29 Ottobre 2022 · Annapaola Ferri

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