Recupero credito residuo da vecchia cessione del quinto

Cessione del quinto












Il 14/10/2011 chiedo una cessione del quinto presso l’azienda in cui lavoro dal 2002 che mi viene concesso con una rata di 95 euro per 120 mesi: nel 2014 mi licenzio per cambiare città tutto il mio Tfr viene trattenuto per saldare la cessione. Io mi trasferisco tenendo conto che tutto è a posto e incomincio a lavorare per 3 mesi a Firenze da giugno 2014 a settembre 2014. Negli anni 2015 2016 rimango per motivi di salute senza lavoro per essere riassunto nel 2017 a Firenze sempre con la stessa azienda e sempre a tempo determinato fino a dicembre 2018 anno in cui vengo assunto a tempo indeterminato.

E proprio nel mio cedolino di dicembre mi vedo a mia insaputa una trattenuta per cessione del quinto di 251 euro: chiedo spiegazioni all’ufficio personale che mi risponde che era arrivata una richiesta di un residuo di cessione da parte di una società e loro pensando fosse una continuazione di cessione procedono al pagamento mandando a questa società (di recupero crediti) la mia busta paga e l’atto di benestare.

Tutto questo avviene senza che io ne sappia nulla. Vorrei sapere se era tenuto il mio datore di lavoro a pagare questa agenzia di recupero crediti e se non lo era posso chiedere il blocco dei pagamenti e la restituzione delle somme?

Se il vecchio prestito per cessione del quinto, contratto nel 2002, non risultò completamente estinto con il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato dal debitore ceduto al tempo delle dimissioni volontarie o del licenziamento, la finanziaria che erogò il prestito (o la cessionaria del credito residuo) ha tutto il diritto di chiedere al nuovo datore di lavoro il prelievo dalla busta paga della rata finalizzata rimborsare quanto residuò nel 2014. Il datore di lavoro deve adempiere per legge senza chiedere autorizzazione al debitore ceduto.

Il nocciolo del problema è sapere, e lei tace su questo elemento fondamentale per poter rispondere al quesito, se con il prelievo dell’intero TFR maturato nel 2014, il prestito per cessione del quinto fu estinto o no.

Bisogna chiedere la documentazione al vecchio datore di lavoro o a al creditore che si è rivolto al nuovo datore di lavoro e fare i conti: non basta dimettersi e cambiare città semplicemente tenendo conto che tutto è a posto. I nodi, prima o poi, vengono al pettine.

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21 Marzo 2019 · Ludmilla Karadzic