Pongo il seguente quesito: L'Agenzia delle Entrate mi chiede il 6% della somma che non ho incassato e che quasi sicuramente non incasserò con decreto ingiuntivo. E' una legge dichiaratamente iniqua. Vi chiedo se si può presentare ricorso. I riferimenti di Legge citati: ART. 22, ART. 9 TARIFFA P.I DPR 131/86 Riconoscimento di Debito REG. 3%; ART 8 LETT B TARIFFA P.I DPR 131/86 Condanna REG 3%. Antefatto: nel corso di un decennio ho prestato del denaro ad un amico, il quale si trovava in difficoltà economiche. Non vedendomi restituita la somma prestata ho consultato un avvocato. Il Tribunale presso cui è stata iscritta la causa ha condannato il debitore a pagare la somma prestata. Il debitore non paga perché risulta nullatenente. ...
A volte i vecchi debiti ritornano quando meno te lo aspetti [leggi tutto]
Nel 2007 ho chiesto un finanziamento di diecimila euro: ho pagato regolarmente metà del debito fino a quando la crisi della ditta mi ha impedito di continuare la restituzione. Nel frattempo il credito dalla banca CIS è passato alla banca Intesa per chiusura della prima, che tramite una società di riscossione ha cercato di recuperare il dovuto. Nonostante il diniego ad avere un estratto conto analitico del capitale e degli interessi e il comportamento scorretto di tale società si era raggiunto nel 2012 un accordo di saldo stralcio di 3000 euro (la parte da recuperare della banca era 4500 più interessi)dilazionato in varie rate. Dopo un primo incontro con tale società, inspiegabilmente e incomprensibilmente sono spariti senza chiedermi più nessun rientro. Adesso, a distanza di tanti anni, mi arriva la chiamata di un altro agente che su mandato della banca IFIS senza conferimento di alcuna rappresentanza (che ha acquistato il ...
Quali consigli possiamo dare ad un amico nullatenente e indebitato con 5 finanziarie? [leggi tutto]
Vi scrivo per avere un vostro cortese parere riguardo a un amico sovraindebitato e nullatenente la cui storia è presto raccontata: alla morte dei genitori eredita una discreta somma in beni mobili e immobili. Dipendente pubblico (lavora come usciere con uno stipendio di 1200-1250 euro al mese), personalità disturbata con dipendenza dal gioco, anno dopo anno erode il suo patrimonio e si indebita con vari creditori. Per far fronte ai debiti cede il quinto di stipendio a un paio di finanziarie, ma non riesce a onorare i debiti. in quel periodo, circa otto anni fa, non trovando via d'uscita, tenta il suicidio. Salvato quasi per miracolo, entra in una clinica psichiatrica e vi rimane per alcuni mesi. tuttora è sotto terapia antipsicotica. Viene guarito dal vizio del gioco ma i debiti persistono. Riesce a ottenere, in vari step, altri tre finanziamenti. l'ultimo risale a pochi mesi fa. La somma che ...