RDC e Isee universitario quando il figlio ha più di 26 anni e non convive con i propri genitori

Conviene rinunciare a presentare l’ISEE per l’Università e tenersi il reddito di cittadinanza considerando che l'ISEE valido è uno solo












Sono una percettrice del rdc da novembre 2020 e da dicembre 2019 costituisco nucleo familiare autonomo: studio all’università e ad aprile ho dovuto fare Isee universitario con nucleo familiare assieme ai miei genitori (nonostante non viva più con loro) perché per l’università non sono comunque economicamente indipendente (avendo io un reddito nullo). A gennaio invece ho fatto l’isee da sola per poter continuare a percepire il rdc. dopo aver fatto l’isee universitario, il rdc mi è stato sospeso per variazione del nucleo familiare, nonostante io non viva con loro e non percepisca un euro da loro. Ho chiamato l’Inps e mi è stato detto di rifare l’isee, ma non ho capito come risolvere il problema del nucleo familiare autonomo che però ai loro occhi non coincide con quello della dsu universitaria (e quindi appare come un’affermazione falsa).

Se lei ha più di 26 anni e non convive con i suoi genitori, il suo nucleo familiare, ai fini del reddito di cittadinanza, è formato da lei sola, indipendentemente dal reddito percepito nel secondo anno precedente a quello in cui presenta la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).

Al limite. le conviene rinunciare a presentare l’ISEE per l’Università e tenersi il reddito di cittadinanza: in effetti se la DSU/ISEE valida è una sola, e il nucleo familiare per accedere ai benefici per la frequenza ai corsi universitari comprende anche i genitori non conviventi (se non si rispettano particolari condizioni), in sostanza vuol dire che lo Stato non consente di fruire contemporaneamente dei benefici per la frequenza ai corsi universitari e per il reddito di cittadinanza.

Ed allora, sicuramente meglio il reddito di cittadinanza.

[ ... leggi tutto » ]

11 Maggio 2021 · Genny Manfredi