Precisazioni in merito a proposta di saldo stralcio giudicata troppo bassa dal creditore












Mi riferisco a questa discussione: in merito allo stato patrimoniale, abbiamo una casa di proprietà con mutuo (residuo 30 anni) ed un reddito da dipendente del garante (mia moglie) dove è già in essere una cessione del quinto.

Inoltre abbiamo dovuto interrompere il pagamento di un altro finanziamento con una banca (con cui abbiamo stipulato anche il mutuo).

Allora sarà necessario adottare la massima cautela nella trattativa e non bisognerà assolutamente dare al creditore l’impressione di non voler nemmeno esaminare le sue proposte di composizione bonaria, in via stragiudiziale, del contenzioso.

Infatti, la cessione del quinto in corso sullo stipendio del garante dei finanziamenti non rappresenta alcun ostacolo ad ottenere un eventuale pignoramento del 20% della retribuzione mensile.

Ed in prospettiva, quando con il passare degli anni si formerà la necessaria capienza, il creditore potrà iscrivere ipoteca per un importo, che nel frattempo, a causa degli interessi e delle spese legali, sarà diventato consistente e tale da giustificare anche un esproprio.

Insomma, non vi trovate nelle condizioni ideali per poter snobbare gli inviti del creditore a raggiungere un accordo transattivo a saldo stralcio.

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17 Settembre 2015 · Andrea Ricciardi