Rivalsa CONSAP - Risarcimento danni per sinistro con veicolo non assicurato
Scrivo per avere chiarimenti in merito a una rivalsa CONSAP: nel 2009 il mio compagno, poco più che ventenne, voleva vendere il suo scooter cinquantino, il mezzo non era assicurato e ingenuamente l'ha fatto provare all'interno del cortile ad un possibile acquirente all'epoca minorenne ma presente con il padre. Il ragazzo però invece che rimanere nel cortile è uscito e dopo 300 metri ha perso il controllo e investito una signora sul marciapiede. Ora, dopo 11 anni a settembre 2020 il mio compagno ha ricevuto un avviso di intimazione al pagamento da parte di CONSAP che fa rivalsa su di lui per il risarcimento erogato alla signora per un totale di 70 mila euro. Preciso che negli anni non abbiamo ricevuto notizie in merito al risarcimento e che la causa era stata chiusa per inesattezze da parte dell'avvocato della signora. Non sappiamo quando e di quanto è stata risarcita la ...
Il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall'impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro entro il massimale minimo di legge a prescindere dall'accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro, fermo il diritto al risarcimento dell'eventuale maggior danno nei confronti dell'impresa di assicurazione del responsabile civile, se il veicolo di quest'ultimo è coperto per un massimale superiore a quello minimo. Per ottenere il risarcimento il terzo trasportato promuove nei confronti dell'impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro la procedura di risarcimento. L'azione diretta avente ad oggetto il risarcimento è esercitata nei confronti dell'impresa di assicurazione del veicolo sul quale il danneggiato era a bordo al momento del sinistro. Lo scopo della norma è quello di fornire al terzo trasportato uno strumento aggiuntivo di tutela, al fine di agevolare il conseguimento del risarcimento del ...
Sinistro stradale con morte del conducente » Guida spericolata? Nessun risarcimento danni
Sinistro stradale a causa di velocità eccessiva e inadeguata al contesto: motociclista colpevole per il drammatico incidente. Non sussiste alcun risarcimento danni. Alla persona deceduta in un sinistro stradale, vista la cattiva condotta tenuta alla guida, è addebitabile l'incidente che gli è costato, purtroppo, la vita. Ciò rende inutile la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dai suoi familiari nei confronti del Comune, della compagnia assicurativa, e del conducente dell'altro veicolo coinvolto. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24679/14. Per strada è sempre bene fare attenzione a come si guida: se la velocità è eccessiva e, soprattutto, non adeguata alla strada percorsa, non sussiste nessun risarcimento danni, nemmeno se a causa del sinistro stradale si perde la vita. In questi casi, a parere degli Ermellini, è decisiva, ovviamente, la dinamica dell'incidente, fondata non solo sui riscontri del consulente tecnico d'ufficio, ma anche su quelli del ...