DOMANDA
Ho un estratto conto delle mie cartelle, chiesto all’Agenzia delle Entrate Riscossione: trattasi prevalentemente di debito iva ed altri tributi, relativi ad una SAS ormai in liquidazione da molti anni e per un importo totale di circa 100. 000 euro. Le notifiche delle varie cartelle vanno dal 2002 al 2014: suppongo siano stati fatti solleciti, durante questi anni ma tra raccomandate non ritirate, cambio di residenza, mancanza di cassetta postale al mio attuale domicilio, non so esattamente le date di detti solleciti, ai fini di una verifica dei termini di prescrizione. Mi risulta che atti e raccomandate, alla fine, vengono depositati in casa comunale e considerati notificati, e che l’estratto di ag. risc. visualizza solo la data di prima notifica. Il mio scopo è verificare la presenza di cartelle prescritte e, in caso, chiederne la cancellazione prima di attivare altre iniziative come ad es. rivolgermi al OCC. . La domanda: cosa dovrei fare per avere la situazione aggiornata? Andare in casa comunale e ritirare quanto ivi depositato?Chiedere direttamente a agenzia riscossione?Altro?Ormai è tutto informatizzato quindi non ci spero ma va fatto. . non vorrei però che qualche mia azione maldestra, ad esempio, permetta al creditore di interrompere la prescrizione…
RISPOSTA
L’atto con il quale si chiede l’accesso a documenti amministrativi al fine di verificare se vi sono gli estremi per proporre un’azione nei confronti dell’amministrazione, non vale a costituire in mora l’amministrazione e non è idoneo ad interrompere la prescrizione (Corte di cassazione 10535/2010). Pertanto, può tranquillamente effettuare accesso agli atti presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione chiedendo esibizione e copia delle relate di notifica afferenti le cartelle esattoriali a lei, nel tempo, inviate, la cui notifica si è perfezionata per compiuta giacenza presso l’ufficio postale o l’albo pretorio comunale in occasione di temporanea irreperibilità del destinatario.
5 Febbraio 2020 - Paolo Rastelli