DOMANDA
Nel 2016 ho riscontrato un pignoramento del quinto dello stipendio per mancato pagamento di un prestito personale: dopo circa due anni mi sono licenziato per cambio lavoro e il mio ex datore di lavoro ha trattenuto il mio tfr per intero, come sembra giusto, per l’eventuale pignoramento del quinto. Il problema è che, essendo io fuori regione, non riesco più a rintracciare il mio ex datore e io di soldi non ne ho visti più e il recupero crediti sembra sparito nonostante sia stato assunto indeterminatamente. Ho letto che di solito un giudice stabilisce l’importo da trattenere dal mio tfr e che eventualmente per continuare il pignoramento per saldare il debito dovevo essere io in primis a contattare la banca e fornire i dati, tanto prima o poi mi rintracceranno .
Tutto tace non so più l’ammontare del debito, né quanti soldi siano rimasti da pagare, ne ho ricevuto raccomandate di nessun tipo. La domanda è a chi mi posso rivolgere per tutelarmi da un altra eventuale sanzione e per recuperare il tfr? il finanziamento era di seimila euro pagate 6 rate da 150 euro, l importo dopo la sentenza di pignoramento era di circa 11 mila euro, pagati almeno altri 4 mila nel corso dei due anni di lavoro e il quinto del tfr doveva essere di circa 2500 euro. Avrei potuto saldare il tutto ma poi il silenzio assoluto chi mi può aiutare a risolvere il tutto? ho bisogno di un avvocato oppure chiamare la banca (ifis in questo caso)?
RISPOSTA
Farebbe bene a rintracciare al più presto il suo ex datore di lavoro perchè a breve (nel 2023 – cinque anni dopo le dimissioni del lavoratore dipendente debitore) potrebbe scattare la prescrizione del suo diritto a reclamare il residuo del TFR scampato al pignoramento da parte del creditore insoddisfatto che le erogò il prestito personale.
Per il resto, per sapere quanto ancora deve alla cessionaria, il modo più semplice è contattare BANCA IFIS.
20 Gennaio 2021 - Annapaola Ferri
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