Morosità per bollette fornitura luce – Distacco in tempo record: è normale?

Morosità per bollette fornitura luce - Distacco in tempo record: è normale?












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Da tempo, per problemi economici e per sopravvivere, non sto più pagando la bolletta della luce: così, la compagnia fornitrice mi ha inviato la classica raccomandata con cui intimava di pagare prima di procedere al distacco.

La cosa strana però, è che appena 7 giorni dopo che ho ricevuto la raccomandata, mi è stata disattivata la fornitura.

Non è troppo presto? Stavo chiedendo prestiti ai parenti apposta per regolarizzare la mia posizione ma non ho fatto in tempo.

Come noto, non si può procedere a distacchi di energia per morosità se prima la società fornitrice non invia una raccomandata e/o non risponde al reclamo del consumatore.

Le regole in materia di morosità in bolletta, prevedono tempistiche certe, congrue e documentate, per la determinazione del termine ultimo di pagamento, dopo l’avviso della costituzione in mora, nonché per il successivo avviso di distacco fornitura, nel caso in cui l’utente prolungasse la propria morosità in bolletta.

In particolare, se il cliente non paga entro la scadenza indicata sulla bolletta, il venditore è tenuto a inviare l’avviso di costituzione in mora tramite lettera raccomandata dove la data di emissione dovrà essere chiara e ben evidente, che specifichi il termine ultimo di pagamento, il quale non potrà essere:

  • inferiore a 20 giorni dall’emissione della raccomandata da parte del venditore;
  • inferiore a 15 giorni dall’invio della raccomandata da parte del venditore.

Questa lettera, inoltre, dovrà precisare:

  • le modalità con cui il cliente dovrà comunicare al venditore l’avvenuto pagamento (telefono, fax, mail, ecc.);
  • il termine oltre cui, se il cliente non pagasse, il venditore invierà al distributore la richiesta di sospensione della fornitura.

A partire da questa data, l’utente potrà disporre di almeno 20 giorni per regolarizzare la propria situazione; di seguito il fornitore dovrà aspettare ancora altri 3 giorni per poi poter effettuare la richiesta di sospensione.

Eventualmente, se il cliente continua senza pagare e le condizioni tecniche del contatore lo permettono, prima della sospensione della fornitura la potenza verrà diminuita al 15% della potenza disponibile (solitamente i contratti residenziali prevedono una potenza contrattuale massima di 3 kW). Questa procedura consente l’utilizzo minimo di alcune apparecchiature elettriche.

Qualora le tempistiche non venissero rispettate da parte dei fornitori, i clienti hanno diritto a ricevere automaticamente degli indennizzi accreditati direttamente in bolletta.

In particolare, se la raccomandata fosse stata correttamente inviata, ma il fornitore abbia proceduto alla sospensione della fornitura senza rispettare le tempistiche previste, l’indennizzo da corrispondere al cliente sarà di 20 euro.

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8 Novembre 2017 · Giovanni Napoletano

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