Minaccia di iscrizione a registro cattivi pagatori da compagnie di telefonia? – Arrivano le sanzioni dell’Agcm

Cattivi pagatori - iscrizione in centrale rischi, cattivi pagatori telefonia – Simoitel, tutela consumatore - telefonia internet social DT e pay tv












Stai visualizzando 2 post - dal 1 a 2 (di 2 totali)

Avendo dei pagamenti in ritardo con la mia compagnia di telefonia mobile, molto nota nel settore, ho ricevuto delle vere e proprie intimidazioni: nel dettaglio, e-mail ed sms dove venivo minacciato, qualora non avessi saldato il debito, di essere iscritto in un registro di cattivi pagatori, denominato SIMoITel.

Esiste questa banca dati?

Cosa posso fare per difendermi?

Le compagnie di telefonia leader nel settore, ovvero Wind/Tre, Vodafone e Tim, sono state sanzionate, recentemente, dall’Agcm, per aver minacciato i propri clienti, inviando solleciti di pagamento per fatture non saldate e presunti addebiti insoluti, anche oggetto di contestazione, paventando l’iscrizione del consumatore alla banca dati dei morosi SIMoITel, che in realtà non è ancora operativa.

Così, come accennato L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Agcm, nella sua adunanza del 1 agosto 2018, ha chiuso tre procedimenti istruttori per pratiche commerciali scorrette, sanzionando Wind Tre S.p.A. Telecom Italia S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. per un ammontare complessivo di 3,2 milioni di euro.

Le società sopra citate avrebbero inviato delle lettere a clienti presunti morosi, invitandoli in maniera piuttosto aggressiva al pagamento, pena l’iscrizione del proprio nominativo alla banca dati denominata S.I.Mo.I.Tel.

Partendo dal presupposto che quest’ultima non è ancora attiva, l’unico scopo di Wind Tre, Tim e Vodafone è stato reputato quello di indurre i clienti al pagamento anche per vie traverse.

L’Antitrust ha, inoltre, precisato che queste lettere sarebbero dovute essere inviate solo ai morosi intenzionali e non a quelli che avevano tutti i requisiti per fare opposizione contestando l’inesattezza delle somme di denaro richieste.

Con solleciti come quelli inviati dalle aziende, invece, il consumatore verrebbe indotto a pagare indipendentemente dalla legittimità dell’addebito che gli viene contestato, proprio per evitare l’iscrizione a una banca dati che gli impedirebbe poi di fare contratti con altri operatori.

[ ... visualizza i correlati » ]

STOPPISH

10 Agosto 2018 · Gennaro Andele

Stai visualizzando 2 post - dal 1 a 2 (di 2 totali)