Sinistro stradale a causa di velocità eccessiva e inadeguata al contesto: motociclista colpevole per il drammatico incidente. Non sussiste alcun risarcimento danni. Alla persona deceduta in un sinistro stradale, vista la cattiva condotta tenuta alla guida, è addebitabile l'incidente che gli è costato, purtroppo, la vita. Ciò rende inutile la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dai suoi familiari nei confronti del Comune, della compagnia assicurativa, e del conducente dell'altro veicolo coinvolto. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24679/14. Per strada è sempre bene fare attenzione a come si guida: se la velocità è eccessiva e, soprattutto, non adeguata alla strada percorsa, non sussiste nessun risarcimento danni, nemmeno se a causa del sinistro stradale si perde la vita. In questi casi, a parere degli Ermellini, è decisiva, ovviamente, la dinamica dell'incidente, fondata non solo sui riscontri del consulente tecnico d'ufficio, ma anche su quelli del ...
Sono stato vittima di un sinistro stradale, tamponato da un veicolo che seguiva senza mantenere la distanza di sicurezza, come, peraltro, accertato dai rilevi della polizia municipale intervenuta sul posto e riportato nella constatazione amichevole di incidente. Non avendo soldi per riparare il veicolo, ho preferito cedere il credito ad un'auto carrozzeria che si è impegnata ad effettuare le riparazioni necessarie, salvo buon fine della pratica di risarcimento. Ieri, mi ha chiamato il carrozziere comunicandomi che pretende la restituzione del corrispettivo delle parziali riparazioni già effettuate e che non intende adempiere al contratto di cessione del credito (invitandomi a ritirare il veicolo incidentato) perché l'istanza di risarcimento è stata negata dalla mia compagnia di assicurazione con la motivazione che la cessione del credito implica attività finanziaria soggetta ad autorizzazione (autorizzazione che il carrozziere non possiede). Posso fare qualcosa? ...
Il mio ex compagno, una decina di anni fa si pose alla guida, a mia insaputa, della mia macchina priva di assicurazione ed investì un pedone. Dopo parecchio tempo, la compagnia di assicurazione designata dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS) dopo aver liquidato i danni alla persona vittima del sinistro, ha esercitato su di me e sul mio ex compagno, in qualità di debitori solidali, azione di rivalsa. Un anno fa ho pagato il dovuto per evitare il pignoramento della casa di mia proprietà. Ora, visto che il nostro legame è finito, vorrei citare in giudizio il mio ex compagno per ottenere almeno il 50% di quanto ho dovuto sborsare, ma un professionista da me consultato afferma che il mio diritto si è ormai prescritto in quanto il sinistro si è verificato più di dieci anni fa. ...