Liberatoria dopo saldo stralcio ma in Centrale Rischi resto segnalato per il debito residuo – Che fare?

Decisioni Arbitro Bancario Finanziario (ABF) - ricorso, ricorso Arbitro Bancario Finanziario












In merito a questa discussione preciso che ho già scritto alla Banca d’italia, risposta: a lei nessuno chiede niente! Contattata allora la finanziaria originaria erogatrice del prestito, stesso iter con risposta prevedibile: la sua posizione e’ risolta il giorno dello stralcio, contatti la società di recupero crediti alla quale è stato ceduto l’insoluto. Quest’ultima ha risposto: la sua posizione e’ risolta. Resta il legale, ma non me lo posso permettere perché sono disoccupato.

Insomma, il classico scaricabarile indecente: comprendiamo la situazione che è quella in cui versano tanti debitori i quali, nonostante la buona volontà di regolare le proprie posizioni, si trovano esposti ai soprusi ed alle vessazioni di banche e finanziarie perché non possono permettersi il lusso di farsi assistere da un avvocato e neppure trovano, sul territorio, associazioni di consumatori disposte ad affiancarli in modo efficace.

Al costo d 4 raccomandate AR (e qualche euro per le spese di segreteria) possiamo fare un tentativo per ottenere un po’ di giustizia. Le prime tre raccomandate vanno inviate, in forma di reclamo, a Centrale Rischi, finanziaria e società di recupero crediti: in ciascuna delle comunicazioni si chiederà di correggere la posizione segnalata a suo nome dal momento che l’accordo transattivo concluso, e sottoscritto, prevedeva sostanzialmente la rinuncia da parte del creditore al debito residuo, come dimostra il contenuto della liberatoria (da allegare), in base alla quale il creditore ammetteva il diritto a nessuna eventuale ulteriore pretesa dopo il pagamento della cifra concordata a saldo stralcio.

Decorsi 30 giorni dalla data in cui l’ultima fra finanziaria, Centrale Rischi e società di recupero crediti avrà ricevuto la raccomandata AR, in caso di silenzio o di risposta non soddisfacente, lei potrà presentare ricorso all’Arbitro bancario Finanziario. Il ricorso all’ABF non richiede assistenza tecnico legale e si presenta con l’invio di una semplice raccomandata AR al Collegio dell’Arbitro territorialmente competente: è necessario solo scrivere una memoria in cui vengono descritti i fatti (cosa che ha già fatto anche con noi). Il costo è davvero irrisorio e si limita esclusivamente a spese di segreteria, peraltro assai contenute.

In queste pagine, a cui la rimandiamo, troverà tutte le informazioni che le servono: è un tentativo che va esperito e che in passato, per esperienza diretta, ha portato a soluzione positiva numerose situazioni complicate.

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29 Gennaio 2017 · Ludmilla Karadzic