Conto corrente cointestato – La NASPI accreditata al cointestatario non debitore utilizzata dal creditore per compensare il debito dell’altro cointestatario
Compensazione, conto corrente cointestato, indennità di disoccupazione
Sono titolare di un conto corrente cointestato con mio marito, sono stata licenziata e percepisco la NASPI con l’accredito delle somme previste sul relativo conto corrente. Gli unici accrediti sul conto corrente sono quelli relativi alla mia NASPI ricevuti dall’INPS.
Poiché mio marito è garante e fideiussore di una società debitrice con la stessa Banca, per compensare le somme la banca ha prelevato tutto il saldo dal conto corrente (la mia NASPI degli ultimi due mesi) e continua a prelevare gli accrediti che arrivano a mio nome dall’INPS.
Io non ho prestato nessuna fideiussione o garanzia alla società di mio marito. La banca può prelevare le somme a me destinate dall’INPS per il sostentamento della famiglia? Può configurarsi un indebito prelevamento.
Bisognerebbe prendere visione del contratto di fideiussione: può darsi che suo marito abbia autorizzato la banca creditrice a compensare l’esposizione debitoria, derivante dalla fideiussione prestata, con prelievi dal conto corrente (cointestato).
Peraltro, si può risolvere la questione semplicemente aprendo un rapporto di conto corrente esclusivamente intestato a lei, con il medesimo istituto bancario o con altri, e comunicando all’INPS le nuove coordinate bancarie per l’accredito dell’indennità di disoccupazione.
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16 Giugno 2019 · Simonetta Folliero