Il dipendente che produca in una controversia di lavoro copia di atti aziendali riguardanti direttamente la propria posizione lavorativa non viene meno ai doveri di fedeltà; infatti, da un lato la corretta applicazione della normativa processuale in materia è idonea a impedire una vera e propria divulgazione della documentazione aziendale, dall'altro, in ogni caso, al diritto di difesa deve riconoscersi prevalenza rispetto alle eventuali esigenze di riservatezza dell'azienda. Il diritto di difesa costituzionalmente garantito dalla Costituzione sussiste anche in capo a chi non abbia ancora assunto la qualità di parte in un procedimento penale: basti pensare al diritto alle investigazioni difensive, alcune delle quali possono esercitarsi anche prima dell'eventuale instaurazione d'un procedimento penale. A maggior ragione ciò deve valere riguardo a documenti prodotti nel corso d'un giudizio civile, avendo il ricorrente il diritto di suffragare le proprie affermazioni mediante prova testimoniale e/o produzione di documenti. Pertanto, la produzione in una ...
Recupero crediti da parte di una ex dipendente che sta per vincere una causa di lavoro
Una ex dipendente mi ha fatto causa e probabilmente tra qualche mese vincerà: ho intestato solamente l'attività e mensilmente emetto delle fatture elettroniche a dei negozi che rifornisco, fatture che mi vengono pagate a 60 giorni. Può un creditore andare sul sito dell'agenzia delle entrate per vedere le fatture che emetto? Perché io per poter entrare devo inserire delle mie password personali. Come potrebbe fare l'avvocato del credito ad entrare nella mia area personale sul suto dell'agenzia delle entrate? Potrebbero essere pignorate le fatture che ancora devo riscuotere? E come farebbero a sapere se sono state già riscosse o meno? ...
Risarcimento danni a causa di disservizi per il servizio internet » Le ipotesi per il consumatore
La compagnia erogatrice del servizio internet è obbligata al risarcimento danni del consumatore che, per il disservizio, abbia ricevuto un danno patrimoniale. La compagnia telefonica risarcisce l'imprenditore per lucro cessante, se questo è provato dal bilancio, causato da un disservizio sulla linea. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 23154/14. Secondo quanto affermato dalla Suprema Corte, non è importante essere clienti business per ottenere il risarcimento danni a causa dell'interruzione del servizio internet, derivante dalla colpa del gestore. È indispensabile, invece, per accedere al ristoro economico, dimostrare di aver subito un danno, che può essere sia di natura economica, che di immagine. Per un danno di tipo economico, ad esempio, il consumatore è tenuto a dimostrare il cosiddetto lucro cessante, ovvero la diminuzione delle chance di guadagno dal giorno dell'impossibilità di connettersi alla rete fino al ripristino del servizio. Su questo punto, spiegano i giudici del ...