Giro di vite sullo streaming illegale – E’ addio al pezzotto?


Da AGCOM è arrivato il via libera definitivo alle modifiche al regolamento per attuare il blocco dei siti web che trasmettono flussi illegali in 30 minuti.





Avevo pensato, dato che un mio amico me ne parla molto bene, di passare allo streaming pirata e acquistare un dispositivo, denominato pezzotto: lo stesso mi permetterebbe di visionare tutte le partite, film e serie tv di tutte le emittenti a prezzo contenuto.

Ho saputo, però, che è stata approvata una nuova legge a contrasto del fenomeno: cosa cambia?

Il 14 luglio 2023, è stata promulgata la nuova legge 93/2023, Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica, cosiddetta legge anti pezzotto.

La legge mira ad impedire la proliferazione di abusi e illeciti connessi alla violazione del diritto d’autore online e contrastare il fenomeno della pirateria online, modificando, integrando ed aggiornando le disposizioni già vigenti.

Il percorso legislativo ha trovato avvio con il piano d’azione europeo sulla proprietà intellettuale del 2020, prima, e con la successiva raccomandazione UE contro la pirateria online del 4.5.2023, poi.

Il testo della L. 93/2023 tutela la proprietà intellettuale ed i relativi soggetti coinvolti (imprese, autori, artisti e creatori), cercando di promuovere forme di responsabilizzazione nei confronti degli intermediari ed utenti di rete, salvaguardando i diritti alla segretezza delle comunicazioni e promuovendo la libertà di espressione e di informazione.

Una delle novità più rilevanti introdotte dalla legge “anti pezzotto” riguarda il ruolo più preminente ed efficace dell’AGCOM, nonché alcune modifiche alle disposizioni della Legge sul diritto d’Autore (segnatamente gli articoli 171-ter e 174-ter L. 633/1941) e del codice penale (l’articolo 131-bis).

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avrà ora il potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente e ciò tramite il blocco dei nomi di dominio e del traffico di rete verso gli indirizzi IP ricondotti ad attività illecite, bloccando contestualmente anche ogni altro futuro nome di dominio connesso o collegabile.

L’AGCOM adotterà tali provvedimenti prima dell’inizio o, al più tardi, nel corso della trasmissione del contenuto illegale, sempre in conformità ai principi di gradualità, proporzionalità e adeguatezza.
Il provvedimento di disabilitazione verrà notificato immediatamente dall’Autorità ai prestatori di servizi di accesso alla rete, ai gestori dei motori di ricerca e ai fornitori, nonché alla European Union Internet Referral Unit dell’Europol e al soggetto che ha richiesto l’adozione del provvedimento.

Il provvedimento dell’Autorità dovrà essere eseguito nell’immediatezza e, in ogni caso, entro il termine massimo di 30 minuti dalla notificazione, disabilitando la risoluzione DNS dei nomi di dominio e adottando le misure tecnologiche e organizzative necessarie per impedire agli utenti la fruizione dei contenuti diffusi abusivamente.

Nel caso in cui l’indirizzo IP soggetto a blocco si trovi all’interno dell’UE, l’Autorità potrà prevedere partenariati con i propri corrispondenti per contrastare efficacemente la distribuzione di contenuti diffusi abusivamente nel territorio.

Qualora invece, gli indirizzi IP soggetti al blocco si trovino al di fuori del territorio UE, l’Autorità li dovrà inserire immediatamente nella Counterfeit and Piracy Watch List, compilata annualmente dalla Commissione europea.

A poche settimane dall’approvazione definitiva della nuova legge contro la pirateria, anche dall’AGCOM è arrivato il via libera definitivo alle modifiche al regolamento per attuare il blocco dei siti web che trasmettono flussi illegali in 30 minuti.

L’annuncio è arrivato in un comunicato stampa dove l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni spiega che le nuove disposizioni le attribuiscono il potere di emanare le “ingiunzioni dinamiche”. In questo modo sarà possibile disabilitare l’accesso ai contenuti pirata nei primi 30 minuti dalla trasmissione dell’evento attraverso il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio ed il blocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP destinati alle attività illecite.

“Con questa modifica, in perfetta sincronia con le novità introdotte dal Parlamento, Agcom si pone ancora una volta all’avanguardia nel panorama europeo nel contrasto all’attività di pirateria on line” ha dichiarato il relatore del provvedimento, il commissario Massimiliano Capitanio.

AGCOM sarà anche dotata di una nuova piattaforma tecnologica d’intervento automatico che le permetterà di individuare e bloccare anche i singoli utenti, per cui sono previste sanzioni fino a 5mila Euro e tre anni di reclusione. La legge era molto attesa soprattutto alla luce del proliferare degli abbonamenti al così detto pezzotto, che provocano danni ingenti al sistema.

3 Agosto 2023 · Andrea Ricciardi


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