DOMANDA
Ho scoperto da documenti trovati in cantina, che mio padre,deceduto nel 2017, aveva aperto vari conti correnti dal 2010 in poi, tutti rimasti aperti in rosso. Alcuni erano intestati solo a lui, e altri erano cointestati anche con me (non me ne ricordavo minimamente). Mi é stato detto peró da amici che questi debiti ora gravano su di me, avendo io compiuto atti di accettazione tacita dell’ereditá. Come posso muovermi, per cercare di risolvere il tutto? Mi conviene andare spontaneamente a chiedere delucidazioni in banca, soprattutto alla luce del fatto che non posso pagare, avendo solo un lavoretto di 20 ore settimanali? Non ho nessun bene di proprietá, né soldi da parte. Grazie per i consigli che potrete darmi, non so proprio che fare.
RISPOSTA
Ci spiace, ma non possiamo darle alcun consiglio: potrebbe lasciare le cose come stanno senza svegliare il can che dorme con l’effetto indesiderato di veder crescere l’importo a debito per le spese di gestione annuali dovute per ciascun conto corrente aperto.
Oppure, in qualità di erede, potrebbe chiudere tutti i conti correnti in rosso senza necessariamente corrispondere alla banca lo scoperto: in tale ipotesi verrebbe poi contattato dalle solite società di recupero crediti che pretenderanno da lei il rimborso degli importi in rosso contabilizzati al momento della chiusura. Ma, potrà concludere con tali società accordi a saldo stralcio dilazionati, oppure, se è davvero nullatenente o lavoratore precario part time, potrà fregarsene allegramente delle richieste di rimborso.
25 Gennaio 2021 - Ludmilla Karadzic
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