DOMANDA
Come funziona il fermo amministrativo di un veicolo di proprietà del debitore? Vorrei sapere se prima che esso divenga operativo il debitore proprietario dell’autovettura viene avvisato tramite raccomandata in modo da poterlo evitare.
RISPOSTA
La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati e’ avviata dall’agente della riscossione con la notifica al debitore, o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri automobilistici (PRA), di una comunicazione preventiva contenente l’avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, sara’ eseguito il fermo, senza necessita’ di ulteriore comunicazione, mediante iscrizione del provvedimento che lo dispone nei registri mobiliari, salvo che il debitore o i coobbligati, nel predetto termine, dimostrino all’agente della riscossione che il bene mobile e’ strumentale all’attivita’ di impresa o della professione.
Questo è il disposto dell’articolo 86 (Fermo di beni mobili registrati), secondo comma del dpr 602/1973.
Naturalmente, per notifica al debitore si intende sempre una comunicazione inviata al debitore con raccomandata AR (ma, fare sempre attenzione alla notifica per compiuta giacenza, che, spesso, frega il debitore).
In pratica, una volta ricevuto il preavviso, il debitore proprietario del veicolo su cui il concessionario della riscossione minaccia di disporre il fermo amministrativo ha quattro opzioni:
pagare il debito;
chiedere la rateazione del debito;
dimostrare al concessionario che il veicolo è funzionale all’attività professionale svolta (non è certo sufficiente, per evitare il fermo, asserire che il veicolo viene utilizzato per raggiungere il luogo di lavoro dove viene svolta attività da dipendente);
vendere il veicolo.
16 Gennaio 2022 - Paolo Rastelli