DOMANDA
A breve verrà presentata successione per la morte di mia madre: gli eredi siamo io, mia sorella e mio padre per 1/3. Mi spettano 8000 euro da alcuni conti di posta e banca e 1/3 del 50% della casa coniugale.
Io ho diverse cartelle in Agenzia delle Entrate Riscossione, senza per ora nessuna ingiunzione o pignoramento in atto.
Come funzionerà?
I soldi possono essere bloccati alla fonte da parte di Agenzia delle Entrate Riscossone o è una procedura con delle tempistiche standard quindi riesco a farmeli dare dalla banca e a ritirarli in tempo?
Per la casa invece dato che ci vive e risiede mio padre 75 anni malato, verrà lo stesso messa all’asta? Potranno gli altri 2 eredi acquistare la mia parte per risarcire il debito prima che venga venduta ad altri?
RISPOSTA
Per quanto attiene la liquidità ereditata, Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) dovrà procedere con pignoramento del conto corrente del debitore ex articolo 543, secondo comma, numero 4, del codice di procedura civile, oppure con ordine diretto alla banca ex articolo 72 bis, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/1973.
Per quanto riguarda la quota di proprietà, e stante il fatto che la comunione ereditaria comprende di comunisti non debitori) il concessionario può iscrivere esclusivamente ipoteca a carico del debitore.
Se si tratta dell’unico immobile di proprietà (anche in quota) del debitore, in cui lo stesso vi risiede anagraficamente, l’ipoteca può essere iscritta a patto che il doppio dell’importo complessivo del credito per cui si procede superi i ventimila euro.
Solo teorica la possibilità che venga espropriata e messa all’asta la quota di proprietà del debitore oppure che risulti economicamente conveniente dividere fisicamente l’appartamento e mettere all’asta il bene diviso assegnato al debitore.
8 Giugno 2020 - Paolo Rastelli
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