Equitalia può pignorare una carta postepay?

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Sto cercando di aiutare una persona disoccupata che riceve dei soldi attraverso la postepay per dei lavoretti che vende su internet.

La domanda è contenuta nel titolo, e c’è poco da aggiungere, se non che si tratta di una Postepay normale, senza iban (non è la evolution).

Sul web non ho trovato nulla, spero sappiate dirmi qualcosa.

L’Anagrafe Tributaria, ed in particolare la sezione relativa ai rapporti finanziari, raccoglie le informazioni di ciascun cittadino per quel che riguarda carte di credito, di debito (bancomat) e ricaricabili (con o senza Iban). Vi sono registrate anche le operazioni di ricarica effettuate.

I dati vengono utilizzati per le verifiche fiscali e, naturalmente, risultano aggiornati con cadenza periodica.

Equitalia ha accesso all’Anagrafe Tributaria e può sicuramente individuare, in particolare, la Postepay detenuta da chiunque e conoscere l’importo di cui la carta prepagata dispone alla data di ultimo aggiornamento. L’eventuale pignoramento di una Postepay, se questo era il senso della domanda, è pienamente legittimo.

La visura in Anagrafe Tributaria per un determinato debitore è comunque mirata e l’azione di riscossione coattiva ha un costo certo che deve essere giustificato dall’importo in giacenza media e da quello effettivamente recuperabile con il pignoramento presso terzi (Poste Italiane) nel momento in cui si effettua la notifica al debitore ed al terzo pignorato.

In conclusione: la disponibilità della Postepay detenuta dal suo amico disoccupato è un dato che va ritenuto noto ad Equitalia; diverso è il discorso relativo all’opportunità ed alla convenienza economica di un’azione esecutiva finalizzata al pignoramento della carta nella valutazione del creditore.

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19 Agosto 2015 · Ludmilla Karadzic