DOMANDA
Salve ho ritardato di circa 15 giorni il pagamento dovuto per una carta di credito, verrò inserito nella Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF) o no? C’è un tempo minimo in cui per legge non si deve essere inserito sul crif?
RISPOSTA
La CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) è l’azienda privata che gestisce EURISC, un archivio elettronico globale che contiene, tra l’altro, la segnalazioni relative a clienti di banche e finanziarie che, dopo aver ricevuto un prestito, non rispettano le scadenze di rimborso previste nei relativi piani di ammortamento. CRIF ed EURISC costituiscono quello che viene definito come Sistema di Informazioni Creditizie (SIC). Le regole in base alle quali il cosiddetto cattivo pagatore viene censito in EURISC sono raccolte nel Codice di Condotta per i SIC gestiti da soggetti privati che, naturalmente, definisce anche i tempi di permanenza in archivio della segnalazione censita.
A differenza della Centrale Rischi (CR) gestita dalla Banca d’Italia, alla cui alimentazione tutti i soggetti giuridici che svolgono attività nell’erogazione del credito sono obbligati a partecipare con le proprie segnalazioni, nel senso che ciascuna banca/finanziaria deve segnalare alla Centrale Rischi determinati eventi collegati alle modalità e ai tempi di rimborso del prestito erogato al debitore, al SIC gestito da CRIF/EURISC partecipano solo Banche e Finanziarie su base volontaria. Dunque, ne consegue che se il cliente viola il Codice di Condotta verrà segnalato se, e solo se, la banca/finanziaria che ha erogato il prestito aderisce al SIC. Peraltro, solo gli aderenti al SIC potranno condividere le informazioni che il Sistema raccoglie e gestisce.
Per quel che qui interessa, se il debitore inadempiente ritarda nel pagare la rata di rimborso mensile del prestito ottenuto, per un tempo non superiore a due mesi e poi regolarizza il pagamento, viene segnalato nel SIC CRIF/EURISC e la segnalazione permane nell’archivio EURISC, consultabile da tutti gli aderenti volontari, per 12 mesi decorrenti dalla data di registrazione dei dati relativi alla regolarizzazione.
Per rispondere alla domanda del lettore, pertanto, bisognerebbe innanzitutto sapere se la banca/finanziaria che ha erogato il prestito aderisce al SIC gestito dalla CRIF (e ciò può essere rilevato dalla lettura delle clausole del contratto di finanziamento).
Tanto premesso, i tempi di segnalazione del ritardo nel pagamento rispetto alla scadenza prevista, dipendono dalle procedure interne a ciascuna struttura creditizia nel senso che dipendono dai tempi in cui la violazione viene rilevata, mentre, come abbiamo visto, la cancellazione automatica è regolata dal Codice di Condotta.
2 Dicembre 2024 - Ornella De Bellis