Denunciare o non denunciare il proprio datore di lavoro per pagamenti in nero?
Cosa rischio se denuncio il mio datore di lavoro che mi paga in nero le ore di straordinario facendole figurare in busta paga come un rimborso?
Sicuramente il suo datore di lavoro sarà soggetto ad accertamento per la connessa evasione fiscale e contributiva, oltre a sanzioni: per quanto riguarda il denunciante, evidentemente, seguirà un deterioramento dei rapporti personali con il denunciato e non è esclusa, almeno per i periodi di imposta rientranti nei termini di decadenza, un recupero, naturalmente senza applicazione di sanzioni e insieme agli altri dipendenti che hanno ricevuto retribuzione in nero, dell'IRPEF e dei contributi previdenziali sul maggior reddito emerso.
23 gennaio 2019 · Tullio Solinas
Altre discussioni simili nel forum
Approfondimenti e integrazioni dal blog
Cosa accade se il datore di lavoro non versa al creditore le trattenute prelevate dallo stipendio del debitore per il rimborso del prestito dietro cessione del quinto
Il contratto di finanziamento estinguibile mediante cessione di quote di stipendio è una tipica forma di finanziamento che consente al soggetto richiedente (il lavoratore dipendente) di disporre, in tempi brevi, delle somme di cui necessita, per poter poi restituire gli importi richiesti nel corso degli anni mediante una trattenuta mensile operata dal datore di lavoro sulla propria busta paga. Con tale meccanismo il creditore che ha erogato il prestito al lavoratore dipendente risulta garantito dal datore di lavoro terzo obbligato che, per effetto della cessione del credito a lui regolarmente notificata, è tenuto a versare al creditore cessionario quanto trattenuto. ...
Configura il reato di estorsione condizionare l'assunzione in cambio dell'accettazione di condizioni di lavoro vessatorie
È configurabile il reato di estorsione in capo al datore di lavoro che prospetti ai propri dipendenti l'ipotesi di licenziamento in caso di mancata accettazione delle condizioni di lavoro eccessivamente penalizzanti e vessatorie da lui imposte. Nel caso di specie, il datore aveva subordinato l'assunzione a un accordo con cui i lavoratori si impegnavano a firmare una lettera in bianco di dimissioni, percepire meno di quanto risultasse dalla busta paga e di lavorare oltre il normale orario di lavoro. La Corte di cassazione (sezione penale - sentenza 18727/16) ha sottolineato che la scelta dei neo assunti era obbligata per via ...
Il datore di lavoro ha l'onere di provare l'insussistenza di qualsiasi demansionamento denunciato dal proprio dipendente
Quando il lavoratore denuncia demansionamento o dequalifcazione, ha l'onere di allegare gli elementi di fatto significativi circa l'inesatto adempimento dell'obbligo di adibizione a mansioni corrispondenti alla categoria e qualifica di appartenenza o a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte. Al datore di lavoro incombe invece l'onere di dimostrare l'esatto adempimento del suo obbligo, attraverso la prova della mancanza in concreto di qualsiasi dequalificazione o demansionamento, ovvero attraverso la prova che l'una o l'altro siano state giustificate dal legittimo esercizio dei poteri imprenditoriali o disciplinari, comunque da una impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. Così si è ...
Lavoratore assegnato a mansioni inferiori rispetto a quelle poi riconosciute in sede giudiziale - Il datore di lavoro è tenuto al pagamento anche della quota di adeguamento contributivo a carico del dipendente
Il datore di lavoro è responsabile del pagamento dei contributi anche per la parte a carico del lavoratore; qualunque patto in contrario è nullo. Il contributo a carico del lavoratore è trattenuto dal datore di lavoro sulla retribuzione corrisposta al lavoratore stesso alla scadenza del periodo di paga a cui il contributo si riferisce. Il datore di lavoro che non provvede al pagamento dei contributi entro il termine stabilito o vi provvede in misura inferiore al dovuto, è tenuto al pagamento dei contributi o delle parti di contributo non versate tanto per la quota a proprio carico quanto per quella ...
Infortuni sul lavoro » Il datore non ne risponde se il rischio non era specifico
Il datore di lavoro non risponde dell'infortunio del dipendente se il rischio non è specifico e connesso all'attività imprenditoriale svolta. Questo importante principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 39491/13, ha sancito che: Il datore di lavoro non risponde dell'infortunio del dipendente se il rischio non è specifico visto che il pericolo occulto non rientra nel quotidiano controllo a cui deve far fronte. Pertanto, a parere degli Ermellini, non sussiste la responsabilità del datore di lavoro quando l'infortunio del dipendente è derivato da un pericolo occulto presente sul luogo di lavoro. La fattispecie e ...
Spunti di discussione dal forum
Denuncia proprietario per affitto in nero – Cosa rischio io?
A causa di condizioni economiche non favorevoli, ed al fine di risparmiare un bel po', ho accettato di prendere in affitto un appartamento, senza che io o il proprietario registrassimo il contratto, praticamente, in nero: ora, però, più volte mi è stato aumentato il canone, con preavviso minimo, ed io non ce la faccio più. Se denuncio il contratto di affitto in nero, vengo sanzionato anche io? Cosa rischio?
Secondo pignoramento in busta paga – E’ regolare?
Ho già in busta paga il pignoramento del quinto dello stipendio pari a 382 euro: ieri ho saputo dal mio datore di lavoro che dal mese di aprile mi verrà effettuata un'altra trattenuta di pignoramento di 386 euro e vorrei sapere se tutto ciò è regolare.
Pignoramento ordinario dello stipendio gravato da mantenimento e cessione in busta paga
Ho un netto in busta paga di 1950 euro dal quale vengono detratte le seguenti voci: assegno di mantenimento forzoso permanente con decreto del tribunale di 730 euro e cessione del quinto di per 186 euro. Nel frattempo ho subito un pignoramento ordinario presso il mio datore di lavoro con una trattenuta provvisoria di 194,00 €. Sono in attesa della sentenza. Il giudice in questo caso accoda per raggiunto limite di soglia minima (50% dello stipendio) o calcola la quota del 20%? In più volevo sapere se c'erano i presupposti per un annullamento del pignoramento dato che, in attesa del…
Avviso di addebito inps per contributi non versati da socio di srl che lavora per l’azienda
Oggi mi è arrivata con raccomandata un avviso di addebito da parte dell'INPS e di Equitalia come agente della riscossione, per contributi non versati a me stesso dal 01/2015 al 12/2015 per un importo di 1925,63 euro. La mia società srl di cui io faccio parte al 35% gestisce un ristorante, aperto nel 2013 e chiuso in questo periodo a causa del poco lavoro che non ci permette di andare avanti, di cui io ero il responsabile della sala, ma senza prendere nè stipendio (a causa del poco lavoro appunto) e nè busta paga proprio per non pesare ulteriormente all'azienda.…
Pignoramento stipendio – Il giudice confermerà la cifra accantonata dal datore di lavoro?
Con una busta paga di circa 1600 euro una cessione del V in corso di 221 euro e una delega di 174, oggi il datore di lavoro ha accantonato una cifra per il pignoramento pari a 336 euro. Il giudice dell'esecuzione confermerà tale cifra o potrà ridurla visto che è l'unica entrata per la famiglia e abbiamo anche una bambina piccola?
Dove mi trovo?
Ti trovi nel Forum – Famiglia lavoro pensioni • DSU ISEE ISEEU • nucleo familiare famiglia anagrafica e sostegno al reddito • successione eredità e donazioni del sito la comunità dei debitori e dei consumatori italiani e stai leggendo il topic Denunciare o non denunciare il proprio datore di lavoro per pagamenti in nero?