Decreto cancella debiti (pace fiscale) o vecchia rateizzazione a 120 mesi?

Sono nullatenente e debitore verso Agenzia delle entrate di 5000 euro per tasse non pagate causa crisi e perdita del lavoro.












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Sono nullatenente e debitore verso Agenzia delle entrate di 5000 euro per tasse non pagate causa crisi e perdita del lavoro. Detto questo, vorrei capire una cosa: esiste o esisteva fino a poco tempo fa una rateizzazione proposta da Equitalia che prevede o prevedeva una rateizzazione a 120 rate, per debiti che superano i 5000 euro. Avendo fatto 4 conti, nel mio caso, nella prima soluzione pagherei 42 euro mensili per 10 anni. Mentre con il Decreto Cancella-debiti del nuovo governo, prevede oltre alla cancellazione degli interessi, il pagamento del debito in forma quinquennale con due rate semestrali cioè nel mio caso andrei a pagare 415 euro a semestre, ovvero 70 euro mensili. Gradirei un vostro accademico parere per sapere se la mia teoria è esatta.

Ciascuno di noi ha le proprie esigenze e capacità di reddito: quel che è certo è che lei non è il solo a preferire ad uno sconto rilevante della somma complessiva da versare (stralcio), la possibilità di ottenere un piano di rientro di durata tale da determinare un importo per la rata mensile sicuramente più sostenibile rispetto alla prima soluzione, apparentemente più vantaggiosa.

Per quanto attiene il beneficio di concessione della rateizzazione in 120 rate (decennale), è necessario dimostrare di non poter pagare il debito secondo i criteri previsti per un piano ordinario a sei anni in 72 rate: condizione che si verifica quando l’importo della rata mensile (riferita al piano di rientro in sei anni) è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare del richiedente, così come risulta dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) che emerge dalla DSU/ ISEE (Dichiarazione Sostitutiva Unica/Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

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21 Ottobre 2018 · Roberto Petrella

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