Decoder pirata alias Pezzotto: Sky Netflix e Dazn a 15 euro al mese – Come funziona e cosa si rischia?

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Ho visto in tv, nel programma LE IENE, il servizio che parla del famoso decoder pirata, o pezzotto, che permette di guardare Sky, Netflix, Dazn ed altro ad un prezzo irrisorio, più o meno sulle 15 euro al mese.

Sembrerebbe molto interessante dal punto di vista economico.

Ma nel dettaglio, utilizzandolo, cosa si rischia?

Se ne parlava, spesso, già prima della puntata dedicatogli dal programma LE IENE su Italia 1, ma adesso è diventato famoso anche nei più remoti angoli del nostro paese: parliamo del pezzotto, o più semplicemente un decoder pirata, che con costi contenutissimi, permette, illegalmente, di vedere diverse piattaforme satellitari o streaming.

Nell'”abbonamento”, sarebbero compresi Sky, Dazn, Primafila (il servizio a pagamento di Sky), Sky on demand, Mediaset Premium e persino Netflix: più tutte le tv a pagamento non solo italiane ma anche estere.

L’idea nasce all’estero, ma è stata perfezionata molto bene a Napoli: per poter vedere tutto costa il prezzo è di 12 euro al mese, a fronte dei 10 solo per Dazn o delle diverse decine di euro mensili di Sky o Premium.

Un abbonamento da 12 euro al quale bisogna aggiungerne 60 per il decoder.

Quindi, molto, ma veramente tanto, conveniente per i consumatori.

Il sistema utilizza in origine abbonamenti regolari, ma si appoggia a server esteri: un giro da migliaia, se non milioni, di euro, che non coinvolge solo l’Italia (dove ci sono decine di installatori) ma anche altre nazioni.

Sembra tutto molto bello, ma c’è un però.

Il pezzotto è illegale a 360 gradi.

E che sarà mai, direte voi: se mi beccano, pago una multa, ma sicuramente è più conveniente che pagare sky e company tutti gli anni.

E no: non funziona così, perché si rischia il penale.

La pena va da 1 a 3 anni di reclusione.

Dunque, quello che vi consigliamo vivamente, è di non affidarvi a questi metodi di trasmissione illegale, in quanto potreste rischiare grosso, violando l’art. 171 riguardante la tutela del diritto di autore.

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12 Ottobre 2018 · Paolo Rastelli

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