Debitore proprietario di una quota di immobile – Come disfarsene?

Azione revocatoria ordinaria di atti dispositivi del debitore (alienazione immobile donazione costituzione fondo patrimoniale), donazione












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Nel 2005 ho stipulato un contratto di mutuo variabile con la banca, con ratei accessibili e quantificabili sui 400 euro che man mano sono aumentati a 880 euro. Ratei non più sostenibili per la sopravvivenza della mia famiglia, con figli minori a carico.

Ho provato in quel tempo a contrattare con la banca, chiedendo anche la sospensione delle rate temporaneamente al verificarsi anche della disoccupazione improvvisa che ebbi nel 2007. La banca disse di no, che non c’erano i presupposti e diede mandato ad agenzia di recupero crediti, con minacce propinate telefonicamente.

Dopodichè, non ho potuto più pagare, sia per l’esosità della cifra ritenuta, a mio parere a tasso usurante, sia per le condizioni di far mangiare e pagare le bollette alla mia famiglia.

Inoltre, pagai i primi ratei dell’agenzia di credito, ma poi decisi di sopravvivere! La casa nel 2010 è andata all’asta e tutt’ora adesso non è ancora stata venduta. La mia domanda è: nel 2009 muore mio padre ed eredito insieme ad i miei fratelli una quota della casa di proprietà di mio padre. Cosa posso fare, per dare la quota a mia sorella? Quale atto è idoneo affinchè la quota non venga intaccata da questa mia situazione personale? La donazione è consigliabile?

L’unico modo sicuro per non rischiare una revocatoria dell’atto di trasferimento di proprietà della quota di cui è titolare il debitore è quello di vendere a terzi (non parenti od affini) l’intero appartamento a prezzo di mercato, con trasferimento tracciabile dell’importo della compravendita. Meglio se chi compra adibisce l’immobile acquisito a residenza familiare.

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8 Dicembre 2015 · Carla Benvenuto

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