Ho un debito AMEX che non riesco a rimborsare – Come conviene procedere?

Carte revolving (credito rotativo), ho debiti ma sono nullatenente












Circa 5 anni fa ho ottenuto una carta di credito American Express, fornitami da uno stand promozionale in aeroporto senza che mi venisse richiesto alcun tipo di garanzia o prova di reddito.

Ho utilizzato la carta con costanza e rispettando sempre le scadenze per i pagamenti, ma a seguito di un periodo difficile nell’ultimo paio d’anni ho accumulato un debito complessivo di circa 6 mila euro. Questo perché (molto stupidamente devo ammettere) ripagavo parte del debito con la carta stessa, nella speranza di riuscire a rimediare se le cose si fossero messe per il verso giusto.

Fatto sta che la carta mi è stata recentemente bloccata e mi è stato dato un ultimatum di 10 giorni per pagare il mio debito, cosa che al momento mi è impossibile.

Sono ancora residente in Italia, ma domiciliato in Francia almeno fino a fine anno (vivo con la mia compagna che lavora qui). Non ho alcun bene di proprietà o reddito fisso. In questo momento, dispongo in totale di circa 2 mila euro divisi in diversi conti bancari e online (stile Paypal) che uso per le spese quotidiane, ma niente più.

Siccome questa situazione è nata da un mio errore, ho chiesto la possibilità di pagare in piccole rate ma l’unica opzione che mi è stata concessa è dividere il pagamento in 2 parti da pagare nel giro di 1 mese.

La mia domanda è: cosa posso aspettarmi a questo punto? Come mi conviene procedere? La mia intenzione è quella di ripagare il debito, ma mi servirebbe più tempo di quello che hanno intenzione di fornirmi.

Per ora il consiglio è quello di trasferire tutta le liquidità, di cui dispone in conto corrente, su un rapporto (anche nuovo) esclusivamente intestato alla sua compagna, riservandosi delega a disporre ed operare: si tratta di una misura forse eccessiva, ma serve se non si vogliono correre rischi di alcun genere.

Un conto corrente a lei intestato deve essere utilizzato solo per ospitare, sempre temporaneamente, eventuali accrediti (datore di lavoro, ad esempio), il cui disponente esiga l’identificazione del beneficiario.

Inutile chiedere sconti o dilazioni all’attuale creditore: più in là la posizione sarà ceduta ad una società di recupero crediti ed allora deciderà come procedere: se la sua situazione economico finanziaria e reddituale sarà mutata in positivo, potrà eventualmente perfezionare un accordo transattivo a saldo stralcio con il futuro cessionario del credito.

[ ... leggi tutto » ]

15 Ottobre 2017 · Carla Benvenuto