Convivente non parente

ISEE Indicatore della Situazione Economica Equivalente, nucleo familiare ISEE ISEEU e famiglia anagrafica












Facendo seguito alla mia domanda precedente (153926) ed alla cortese e sollecita risposta (153927) della dott.sa Carla Benvenuto, la frase citata in neretto deriva dal fatto che ritengo ingiusto il fatto che il mio reddito sia cumulato con quello del mio convivente in quanto materialmente non lo è.

Io non usufruisco minimamente dei mezzi economici del mio compagno per il sostegno ed il mantenimento delle mie 2 figlie (non sue), ma la sua partecipazione è finalizzata solo ed esclusivamente alla figlia che abbiamo insieme ed ad un rimborso di spese per la gestione dei costi dell’abitazione.

O meglio, quando lui ha trasferito la residenza nella mia casa, l’ufficiale di anagrafe al quale abbiamo esplicitamente richiesto una formula per non “unire” la sua presenza alla mia famiglia ha detto che l’avrebbe inserito come ospite.

Quindi (suppongo e da quanto ho letto in merito) lui non dovrebbe risultare nel mio nucleo familiare. Fermo restando il dubbio legato alla nostra figlia comune. Ricapitolando: io penso che nell’isee delle mie 2 figlie maggiori non debba risultare il suo reddito (o quantomeno anche indicandolo nello stato di famiglia dovrebbe esserci un modo per indicare la sua esclusione dal calcolo), mentre per quanto riguarda il mio isee, dovrebbe risultare in parte e solo in riferimento alla figlia che abbiamo.

Comprendo il sistema del mio ragionamento un po’ machiavellico, ma la cosa che essenzialmente mi preoccupa è che possano invalidare l’agevolazioni richieste per le figlie studentesse trovando incongurente la situazione famigliare con quanto dichiarato in isee; loro non hanno la possibilità di usufruire di altri redditi per il mantenimento allo studio, se non il mio di lavoro dipendente. Per cui è assolutamente ingiusta la presunzione che il reddito di una qualsiasi altra persona che non ha rapporti e vincoli di nessun tipo con loro ma che vive sotto lo stesso tetto sia utilizzato per loro.

O meglio, quando lui ha trasferito la residenza nella mia casa, l’ufficiale di anagrafe al quale abbiamo esplicitamente richiesto una formula per non “unire” la sua presenza alla mia famiglia ha detto che l’avrebbe inserito come ospite.

Se è così, a mio parere, l’ufficiale d’anagrafe ha commesso un illecito. Dal momento che lei ed il suo compagno siete genitori di una figlia riconosciuta dal padre. Il quale, pertanto, non può essere considerato un ospite e, come tale, componente di una famiglia anagrafica distinta.

Ma ci vuol poco a togliersi il dubbio. Basta richiedere uno stato di famiglia.

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16 Novembre 2011 · Carla Benvenuto