Con la nuova legge si possono pagare cartelle di Equitalia in contanti?

Cartelle Equitalia, cartelle esattoriali Equitalia o ADER












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Voglio aiutare il mio compagno a pagare i suoi debiti: importo debito circa 15 mila euro con cartelle esattoriale, alcune già scadute. Conviene fare un conto corrente a firme congiunte e versare del denaro con causale grazioso prestito? Io risulto dipendente precaria, lui libero professionista. Le cartelle superano 1500 euro, si possono pagare in contanti? Posso pagare con un assegno mio o far partire il bonifico dal mio conto corrente?

Il decreto “Salva Italia” impedisce, in pratica, il pagamento di una cartella esattoriale di importo pari o superiore ai 1000 euro in contanti, e gli sportelli Equitalia non accettano carte di credito ma solo assegni circolari.

Non è possibile nemmeno ricorrere ai bonifici on line.

Presso quasi tutti gli sportelli dell’Ente fa bella mostra di sé dal 23 dicembre 2011 un cartello che avverte gli ‘utenti’ del divieto di operare transazioni economiche per contanti per il pagamento di somme superiori ai 999 euro. Logico quindi pensare che, per compensazione, si possa ricorrere alla tanto promossa ‘moneta elettronica’. Una volta fatta la (di solito) lunga fila per arrivare alla cassa, però, ci sentiamo immancabilmente rispondere che da Equitalia non viene accettata alcuna carta di credito.

Il motivo è semplice: l’ente creditore non può farsi carico dei costi delle commissioni (variabili dal 2 al 4%) per il pagamento della cartella esattoriale. Lo stesso vale anche per il Postamat, il bancomat emesso ai correntisti Bancoposta.

Nessun problema di accettazione, invece, per chi vuole pagare la cartella esattoriale con un normale Pagobancomat. Ma la tessera ha un plafond medio di spesa per l’acquisto di beni (e il pagamento a Equitalia rientra stranamente in questa tipologia) che ‘copre’ fino a 1500 euro. Difficilissimo vederselo alzato, anche per una sola operazione, a una soglia più elevata: si tratta di una ‘operazione praticamente impossibile, anche con la necessaria disponibilità di conto corrente.

Ed allora, si può pagare una cartella di importo superiore ai 999 euro ed altresì superiore al normale plafond di una carta bancomat, in un unico modo: con un assegno circolare, emesso a favore di un ben preciso soggetto (il nome di Equitalia cambia a seconda della zona geografica di competenza) da parte di un istituto di credito riconosciuto.

Un bel passo indietro, dover andare in banca a chiedere l’emissione di un assegno circolare, soprattutto nell’epoca dei conti e delle banche on line che, non avendo sportelli e filiali, il circolare lo devono spedire a casa, con almeno cinque giorni lavorativi d’attesa.

Inutile anche pensare di verificare la situazione debitoria on line, farsi emettere l’assegno in banca e con quello presentarsi allo sportello già muniti di tutto e pagare la cartella esattoriale.

E’ certo che la somma che vi verrà richiesta sarà sicuramente superiore a quanto da accertato, perché gli interessi corrono anche mentre siamo in banca e perché non è detto che il sito abbia visualizzato tutte le pendenze a carico. Se la differenza ammonterà a una somma inferiore ai mille euro potrete pagare la cartella esattoriale in contanti, altrimenti, si ricomincia.

Quindi, la cosa migliore è recarsi in Equitalia e farsi fare un estratto conto al momento, tentando di farselo prestampare su un unico modello RAV.

Quindi recarsi in banca, presentare il RAV e pagare con addebito sul conto corrente o attraverso un assegno circolare.

Oppure, munirsi di assegno circolare e pagare, sempre con il RAV precompilato, presso una banca, presso gli sportelli dell’Agente della riscossione (Adr) che ha emessoil RAV, presso gli uffici postali o dai tabaccai abilitati (ma dubito che possano accettare anche un circolare per quella somma).

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6 Febbraio 2012 · Tullio Solinas

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