DOMANDA
Mio padre e’ deceduto ed ha lasciato 3 appartamenti e un terreno: io ho un fratello e molti debiti con l’ Agenzia delle Entrate e vorrei sapere se l’ eredità va per forza divisa al 50% o io posso tenermi un appartamento e lasciare tutto il testo a mio fratello, in modo da avere i requisiti (residenza e solo un immobile) per l’impignorabilità della prima casa.
RISPOSTA
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L’eredità può essere divisa secondo le volontà degli eredi, se la ripartizione sta bene a tutti: tuttavia, bisogna tener presente che, ai sensi dell’articolo 2900 del codice civile, il creditore, per assicurare che siano soddisfatte o conservate le sue ragioni, può esercitare i diritti e le azioni che spettano verso i terzi al proprio debitore e che questi trascura di esercitare.
Questo vuol dire che il creditore personale dell’erede debitore leso nella quota di legittima, ma inerte (nella fattispecie l’Agenzia delle Entrate riscossione, AdER ex Equitalia), potrebbe agire per la riduzione dell’eredità attribuita al fratello non debitore, in violazione della normativa vigente che vorrebbe l’eredità divisa in parti uguali fra i due fratelli coeredi.
L’azione di riduzione si prescrive nel termine di 10 anni dall’apertura della successione (articolo 2946 del codice civile), e, come abbiamo già accennato, può essere esperita, oltre che dai legittimari, anche dagli eredi ed aventi causa (come il creditore dell’erede leso con il proprio assenso e giudizialmente inerte).
24 Agosto 2024 - Annapaola Ferri