Cartella esattoriale originata da multa – Quando è riferita al verbale e non alla successiva sentenza









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Ho ricevuto una cartella esattoriale per violazione del CdS cui ho opposto ricorso al Giudice di Pace che ho perso con sentenza emessa online (Ministero di Grazia e Giustizia) che ancora non mi è stata notificata. Proprio oggi ho letto su questo sito che per sentenza Cassazione n. 20983/14 è illegittima la cartella riferita al verbale e non alla sentenza. Inoltre per sentenza Cassazione n.3701/2007 anche le maggiorazione semestrali del 10 % in base all’art. 27 della L. 689/81 sono illegittime e non pagabili.

Domande:

1. Quando la Cassazione afferma che la cartella va riferita non al verbale (data) ma alla sentenza, si riferisce alla data della sentenza o alla data della notifica della stessa presso il domicilio del ricorrente, data da cui far scattare gli interessi di mora?

2. Circa le maggiorazioni semestrali della cartella da chi devo recarmi per far correggere gli importi? Dai Vigili urbani del Comune o da Equitalia?

La cartella esattoriale deve fare riferimento esplicito alla sentenza di condanna al pagamento della sanzione amministrativa, e non già al numero di verbale a cui era stato opposto il ricorso respinto. Non si tratta di una questione di date, ma di numeri di rubricazione dell’atto.

Per quanto attiene invece l’applicazione degli interessi semestrali del 10% alle sanzioni amministrative non pagate nei termini, siamo ormai all’aperto conflitto fra potere giudiziario ed esecutivo. Per sincerarsene, basta prendere visione di questo articolo.

E, come sempre accade, a farne le spese è il comune cittadino e quanti, come noi, sono chiamati ad indirizzarlo nei meandri della legge.

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7 Gennaio 2015 · Giuseppe Pennuto

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